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1835 - Fondazione |
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Nel 1838 l’ingegnoso e intraprendente Guglielmo Diatto, brevetta una “ruota perfezionata” e, negli anni successivi, grazie al successo di altre innovazioni tecnologiche, amplia notevolmente l’attività, avviando anche la costruzione di tram e di carrozze ferroviarie. Nel 1864, alla scomparsa di Guglielmo, le industrie Diatto, guidate dai figli Battista e Giovanni, oltre a sviluppare la costruzione di carrozze, si accingono a diventare uno tra i maggiori costruttori europei di materiale ferroviario.
La “Manifattura di Carrozze” dei fratelli Diatto, ritratta accanto su una fattura commerciale del 1887, si estende gia su una vasta area di proprietà. Alla fine dell’ottecento, le industrie Diatto costruiscono i treni per la Società Italiana Strade Ferrate del Mediterraneo, per la Società Nazionale di Ferrovie e Tranvie di Roma, per la Compagnie des Wagons Lits et des Grands Express Europeens de Paris -T.E.E.- e i tram per la Tramvia Elettrica Torino Tivoli. Nel 1918, al massimo dell’espansione, la Società Anonima Officine gia Fratelli Diatto (terzo gruppo industriale italiano), guidata dal genero di Diatto, l’ing. Dante Ferraris, Presidente della Confindustria e indi Ministro del Lavoro, entra a far parte della Fiat San Giorgio Costruzioni Navali e Meccaniche.
Qualche anno prima, i fratelli Vittorio e Pietro Diatto, neo ingegneri, figli di Battista e nipoti del capostipite Guglielmo, diventano gli eredi di una grande impresa di costruzioni meccaniche e ferroviarie e i gestori di un patrimonio immenso. Nel 1901, i fratelli Diatto acquistano, tra i primi nell’allora Regno d’Italia, un’autovettura marca Ceirano. E’ probabile che questa esperienza, abbia pesato nella decisione che i due fratelli presero quattro anni dopo, nel 1905, quando fondarono la loro casa automobilistica (due autovetture Diatto, Tipo 20 e Tipo 30, sono esposte ai Musei dell’Automobile “Biscaretti Ruffia” di Torino e “Nicolis” di Villafranca -Verona-). |